La vita di Frida Kahlo, artista e rivoluzionaria messicana, raccontata in un film di Julie Taymor che mantiene l'atmosfera di solitudine nella sofferenza che questa donna straordinaria vive con coraggio e solarità unici. Diretto ad opera d'arte, il film mostra allo spettatore come Frida riesca fino all'ultimo a mantenersi lucida e a vivere -e morire- rimanendo sempre se stessa.
Dall'incidente che la costringerà a un dolore fisico che si porterà dietro fino alla fine al suo amore triste e romantico con Diego Rivera, artista e comunista impegnato nella lotta all'imperialismo, dalle sue passioni ai suoi sogni, fino alla fine della sua vita, Frida è un film che coinvolge e sconvolge chiunque lo guardi. Lascia il segno e fa pensare come una donna così piccola e malata riesca a spezzare la tradizione artistica del tempo, come riesca a tradurre il mondo materiale che vive e riportarlo sulla tela semplificato e allo stesso tempo reso più complesso, malinconico e forte, dolce e tragico, come la vita.
Un film che non invecchia, non perde significato, da guardare e riguardare. E rielaborare.
Giulia Casetta